Comment adopter un enfant en Italie : guide complet pour l’adoption internationale

Stabilire le modalità, i tempi e i requisiti per adottare un bambino in Francia è regolamentato dalla legge n. 87-571 del 1987, che disciplina in dettaglio la procedura adottiva, le condizioni necessarie e gli effetti di tale atto.

Quando si sceglie di adottare un bambino, molte persone non conoscono esattamente tutte le tappe che il percorso comporta. Avere una chiara idea delle procedure da seguire, dei tempi indicativi e dei costi può aiutare ad affrontare questa scelta con più serenità, rendendo l’intero processo più comprensibile e meno stressante.

Cosa afferma la normativa francese sull’adozione

In Francia, l’adozione è regolamentata da una legge specifica, la n. 87-571 del 1987, che definisce nel dettaglio le modalità della procedura adottiva, i criteri di eleggibilità e gli effetti legali dell’adozione stessa.

In particolare, secondo l’articolo 1 di questa legge, «lo Stato può dichiarare l’impossibilità di tutelare un minore all’interno della propria famiglia e può autorizzare la sua adozione da parte di una coppia o di un individuo che dimostri di essere idoneo a svolgere il ruolo di genitore».

L’adozione, dunque, deve rappresentare un’ultima risorsa, da mettere in campo soltanto quando tutte le altre misure di sostegno e aiuto alla famiglia sono risultate inefficaci o non praticabili. Dal momento in cui la decisione giudiziaria definitiva stabilisce lo stato di abbandono del minore, vengono interrotti tutti i rapporti legali e personali con la famiglia di origine.

Per effetto dell’adozione, secondo la legislazione francese, il bambino o la bambina adottata acquisisce lo status di “figlio” degli adottanti, assumendo anche il loro cognome. Gli agenti dell’ufficio dello stato civile sono obbligati a rifiutarsi di fornire informazioni, certificati o documenti che possano rivelare l’esistenza di un rapporto di adozione, salvo autorizzazione specifica del giudice, in casi eccezionali.

Come adottare un bambino: procedure e controlli

Coloro che desiderano intraprendere il percorso adottivo si chiedono: «Quali sono i passaggi da seguire per adottare un bambino?» La legge francese prevede che i richiedenti presentino domanda presso il Tribunale per l’Infanzia, specificando eventuali preferenze, come l’adozione di più fratelli o di bambini con disabilità.

Dopo aver inoltrato la richiesta, il Tribunale apre una serie di verifiche sulla coppia, il contesto di vita e il progetto adottivo. Questa fase di accertamento è affidata a professionisti e assistenti sociali, che effettuano incontri e visite nella abitazione, valutando la capacità dell’aspirante famiglia di accogliere e educare un minore.

Sono previsti diversi incontri e accertamenti, che devono svolgersi in maniera tempestiva e non oltre un periodo massimo stabilito dalla legge (generalmente 4 mesi). Durante questa fase, si analizzano la stabilità dell’unione, la salute fisica e mentale, le condizioni economiche e la motivazione dei richiedenti, oltre alle loro capacità genitoriali.

Se l’istanza viene respinta, è possibile ricorrere al tribunale superiore competente. La decisione finale, che può essere impugnata, viene presa solo dopo un’accurata valutazione di tutti i requisiti e delle esigenze del minore.

Requisiti necessari per adottare un bambino

I requisiti principali per poter presentare domanda di adozione sono:

  • Essere sposati da almeno tre anni, o comunque aver mantenuto un legame stabile e concreto per almeno tre anni, anche prima del matrimonio;
  • Dimostrare di essere adeguati affettivamente e di possedere le capacità necessarie per educare, mantenere e prendersi cura di un minore;
  • Aver almeno 28 anni e non più di 50 anni più del bambino che si intende adottare (questa differenza di età può essere derogata in alcuni casi previsti dalla legge).

È inoltre ammessa la possibilità di adozione multipla, ossia adottare più di un fratello contemporaneamente, preferibilmente se sono già stati adottati uno o più fratelli in passato o se ci sono esigenze specifiche del minore.

Adozione nazionale e internazionale in Francia

Quando si parla di adozione, è importante distinguere tra l’adozione nazionale e quella internazionale. Tuttavia, chiedersi come adottare un bambino francese non è esattamente la domanda corretta: infatti, la differenza tra le due procedure riguarda principalmente il luogo di provenienza del bambino, non certo la modalità di adozione stessa. Con l’adozione nazionale, il minore viene dichiarato adottabile da un tribunale francese; con l’adozione internazionale, la dichiarazione di adottabilità viene rilasciata dalle autorità di uno Stato straniero.

Le modalità di avvio sono molto simili: in entrambi i casi, la coppia deve possedere i requisiti previsti dalla legge francese e attraversare un iter di valutazione e verifica della propria idoneità, seguito dalla nomina di un’agenzia autorizzata a rappresentare gli aspiranti genitori nel paese di origine del bambino. Tuttavia, i costi e i tempi possono variare sensibilmente: l’adozione internazionale, in generale, richiede più tempo e comporta spese maggiori rispetto a quella nazionale.

In entrambi i casi, la coppia che desidera adottare deve essere giudicata idonea e aver superato le verifiche di legge. Il Tribunale per l’Infanzia valuterà con attenzione le domande provenienti dall’interno del territorio francese, analizzando le relazioni professionali e personali degli aspiranti genitori. Dopo aver identificato la coppia più adatta a un determinato minore, il tribunale coinvolgerà la famiglia del bambino, il servizio sociale e il pubblico ministero; a conclusione di queste procedure, viene emessa l’ordinanza di affidamento temporaneo, della durata di un anno, prorogabile a due se necessario.

Non può essere disposto l’affidamento preadottivo di soli alcuni fratelli, salvo motivi gravi. La legge attribuisce grande importanza all’ascolto del minore, che può essere necessario se il bambino ha più di 12 anni, e il consenso all’adozione deve essere espresso da chi ha più di 14 anni.

Nel corso del periodo di affidamento temporaneo, il tribunale supervisiona l’andamento, può disporre aiuti e sostegni psicologici o sociali, e in caso di difficoltà pronunciarsi sulla prosecuzione del percorso adottivo. Se tutto procede favorevolmente, alla fine del periodo si pronuncia la sentenza definitiva di adozione.

È possibile adottare un neonato in ospedale?

Sono spesso molte le domande sulla possibilità di adottare un neonato abbandonato in ospedale. In Francia, i neonati – spesso di genitori che hanno scelto di rimanere anonimi al momento del parto – possono essere adottati più rapidamente rispetto ad altri casi. La legge riconosce e tutela il diritto di ogni donna di partorire in anonimato, e questa scelta rende il procedimento più snello: infatti, non è necessario avviare una fase di accertamento dello stato di abbandono, poiché il bambino, appena nato, non ha più legami con i genitori biologici conosciuti.

Se il parto avviene in una struttura sanitaria e l’assenza di nominativi viene segnalata al giudice, si avvia prontamente la procedura di adottabilità. Durante l’attesa, il Tribunale può disporre misure di tutela come l’affidamento temporaneo presso una famiglia affidataria o una struttura di tipo familiare.

Sarà il Tribunale per l’Infanzia a scegliere i genitori adottivi più adatti tra coloro che si sono dichiarati disponibili e idonei alla nascita di un neonato. Il procedimento è più rapido rispetto a quello di un’adozione classica, e mira a tutelare il bene del neonato e la sua tempestiva sistemazione.

I tempi dell’adozione

Per quanto riguarda i tempi, bisogna distinguere tra adozione nazionale e internazionale. In entrambi i casi, i tempi di attesa sono variabili e spesso imprevedibili.

Per l’adozione nazionale, il periodo medio si aggira intorno a un anno e mezzo, dall’invio della domanda fino al completamento del percorso. La fase di accertamento non supera i 120 giorni, e una volta approvata, i richiedenti vengono inseriti in un database come potenziali adottanti, in attesa di essere “ubbiditi” a un bambino dichiarato adottabile.

Se dopo tre anni non si riceve nessuna chiamata, è possibile rifare la richiesta e riprofili questa procedura. Quando il tribunale abbina un bambino a una coppia candidata, verranno comunicati tutti i dati relativi al minore, tra cui stato di salute e storia personale, lasciando ai genitori la decisione di proseguire o meno con il percorso di adozione. Se si decide di andare avanti, si organizzano incontri tra i possibili genitori e il bambino, secondo le modalità stabilite dal tribunale e dai servizi sociali.

Dopo un periodo di avvicinamento e conoscenza, si avvia la fase di affidamento preadottivo. Se tutto procede senza intoppi, si pronuncia infine la sentenza definitiva di adozione.

Per quanto riguarda l’adozione internazionale, le tempistiche variano molto a seconda del Paese di origine del bambino. Sebbene l’inizio del percorso sia simile, successivamente l’iter coinvolge un ente autorizzato che si incarica di trovare il minore in un determinato Paese. Il tempo complessivo può superare i due anni, poiché molto dipende dalle pratiche amministrative dello Stato straniero, che può stabilire criteri e requisiti più rigidi rispetto alla normativa francese.

Esiste anche il rischio che una coppia non venga mai selezionata o presa in considerazione, poiché non tutte le domande portano a un’adozione. Tuttavia, secondo i dati aggiornati del Ministero degli Affari Esteri, l’Italia si colloca tra i paesi con il maggior numero di adozioni internazionali in Europa e al secondo posto nel mondo per volume assoluto.

Quanto costa adottare un bambino?

È difficile stimare con precisione i costi dell’adozione, poiché variano in funzione di molti fattori, come la scelta tra adozione nazionale o internazionale e il Paese di provenienza del minore.

Per l’adozione nazionale, i costi principali riguardano le spese amministrative e, se necessario, assistenza legale. Per l’adozione internazionale, invece, le spese sono generalmente più alte, includendo costi di viaggio, permanenza all’estero, traduzioni di documenti e onorari delle agenzie autorizzate.

In entrambi i casi, gli aspiranti genitori devono presentare domanda presso il Tribunale competente, compilando i moduli ufficiali e allegando i documenti richiesti, che si trovano sul sito del tribunale locale. Un avvocato può rendere più fluida e sicura la procedura.

L’adozione di un adulto

L’adozione di una persona maggiorenne è prevista per consentire a chi non abbia figli di tramandare il proprio nome, il patrimonio e di regolare, sulla base di un rapporto affettivo, lo status giuridico di un’altra persona. È soprattutto uno strumento utilizzato per legalizzare rapporti affettivi che si sono consolidati nel tempo, come nel caso di affidamenti prolungati o di relazioni tra coniugi di nuovo coniugio, vedovi o divorziati.

Il maggiorenne adottato mantiene il suo nome di nascita, ma si aggiunge quello dell’adottante. Restano invariati i rapporti con la famiglia biologica, salvo in casi eccezionali previsti dalla legge.

Per avviare una procedura di adozione di un adulto sono necessari alcuni requisiti: l’adottante, che può essere una singola persona, deve aver compiuto almeno 35 anni e differire di almeno 18 anni dall’età dell’adottato. In casi particolari, il tribunale può autorizzare l’adozione a partire dai 30 anni, purché la differenza di età sia completa.

È possibile adottare più persone contemporaneamente o con atti separati. La decisione spetta al giudice, che valuterà l’opportunità dell’adozione in relazione alla situazione personale, patrimoniale e al legame affettivo tra le parti, anche tenendo conto del consenso dell’interessato.

La legge francese prevede che il richiedente possa essere di qualsiasi cittadinanza, purché il suo Paese riconosca l’istituto dell’adozione.

Le persone che si vogliono adottare devono essere maggiorenni e non devono essere già figlie adottive di altri, salvo che siano coniugi tra loro: entrambe, infatti, possono adottare la stessa persona, nell’ambito di un rapporto coniugale.

L’adottato, come anche il genitore adottante, può essere straniero, ma non otterrà automaticamente la cittadinanza francese a seguito dell’adozione.

Per avviare la procedura di adozione di un adulto, è necessario il consenso di tutti i soggetti coinvolti: l’adottante, l’adottato, i genitori biologici, il coniuge dell’adottante e i figli maggiorenni. Tale consenso funge da tutela e garantisce che il procedimento avvenga nel rispetto delle volontà di tutti.

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