Trachéite chez l’enfant : causes, symptômes et traitements efficaces

La trachéite costituisce un’infiammazione delle vie respiratorie superiori che può essere causata da diversi fattori, tra cui virus, batteri e allergeni. Si tratta di un disturbo molto frequente nei bambini, in particolare nei soggetti più piccoli, e può presentarsi sia come condizione acuta che come forma cronica. Comprendere le ragioni di questa maggiore predisposizione nei più giovani, nonché riconoscerne i sintomi e conoscere le modalità di trattamento, è fondamentale per gestire efficacemente questa problematica.

Sintomi della trachéite nei bambini

Quando si parla di trachéite nei bambini, si fa riferimento a un’infiammazione della trachea, il condotto flessibile che collega la laringe ai bronchi, consentendo all’aria inspirata di raggiungere i polmoni. Questa condizione può essere provocata da vari fattori, come virus, batteri o allergeni, ed è assai più comune nei bambini rispetto agli adulti, soprattutto nei più piccoli. La loro trachea, infatti, è più stretta e più suscettibile ad essere infiammata, il che aumenta il rischio di difficoltà respiratorie.

Ma quali sono i segnali che indicano una trachéite nei bambini?

  • Febbre;
  • Tosse secca o produttiva, con presenza di muco;
  • Mal di gola, raucedine, abbassamento della voce, rinorrea, cioè il naso che cola (tutti sintomi che possono anche essere associati a infiammazioni di altre parti dell’apparato respiratorio come laringite, faringite o rinite);
  • Respiro rumoroso, talvolta accompagnato da difficoltà a respirare e, in presenza di coinvolgimento bronchiale, dispnea (fame d’aria);
  • Stanchezza e senso di affaticamento generale.

La trachéite può manifestarsi in forme diverse, classificabili in acuta o cronica, e può essere di tipo primario o secondario. Vediamo le differenze principali.

  • Trachéite acuta: si tratta di un’infiammazione improvvisa, solitamente causata da un’infezione virale o batterica. A seconda dell’efficacia del trattamento e dei sintomi, può risolversi nel giro di due o tre settimane. In genere si presenta con febbre lieve, tosse secca che peggiora di notte, raucedine e una lieve difficoltà respiratoria.
  • Trachéite cronica: più rara nei bambini rispetto agli adulti, si sviluppa quando l’infiammazione persiste a causa di patologie preesistenti, come malformazioni congenite delle vie respiratorie, disordini del sistema immunitario, come allergie persistenti, o esposizioni a irritanti come fumo passivo, inquinanti ambientali o sostanze chimiche. Può anche essere secondaria a reflusso gastroesofageo, dove i succhi gastrici risalgono verso la trachea e irritano la mucosa. Questa forma si presenta con sintomi simili a quelli acuti, ma le cause sono differenti.
  • Trachéite primaria: quando l’infiammazione coinvolge direttamente la trachea senza coinvolgimento di altre parti respiratorie.
  • Trachéite secondaria: quando l’infiammazione si sviluppa inizialmente nelle alte vie respiratorie e poi si estende alla trachea.

Come riconoscere una trachéite nei bambini? La presenza di febbre, rinorrea e mal di gola, oppure febbre, tosse e raucedine, spesso fa sospettare questa diagnosi. La maggior parte delle trachéiti sono di origine virale e acuta, e di solito non richiedono l’uso di antibiotici, a meno che non ci siano complicanze o segni di infezione batterica secondaria. La diagnosi viene formulata dal pediatra attraverso l’osservazione clinica e può essere supportata da esami, come una radiografia del torace o una visita specialistica dall’otorinolaringoiatra, per escludere altre patologie come otiti, sinusiti o dolore toracico.

Quali sono le cause e come si trasmette

Le cause della trachéite nei bambini sono molteplici e includono principalmente infezioni virali e batteriche. Esaminiamo nel dettaglio le più frequenti.

Infezioni virali

Le infezioni virali che possono provocare la trachéite sono:

  • Virus respiratorio sinciziale (VRS): noto per causare bronchioliti nei più piccoli, interessa le vie respiratorie inferiori e comporta spesso difficoltà respiratorie significative.
  • Rhinovirus, Adenovirus e Coronavirus: tra i virus del comune raffreddore che possono irritare le vie respiratorie superiori e contribuire all’infiammazione della trachea.
  • Virus influenzali (tipo A e B): responsabili dell’influenza stagionale, possono coinvolgere anche la trachea.
  • Virus parainfluenzali, soprattutto di tipo 1: sono frequentemente associati a episodi di laringotracheobronchite, specialmente nei bambini oltre i sei mesi, e rappresentano una causa comune di tracheite tra i 6 mesi e i 3 anni.

Infezioni batteriche

Le infezioni batteriche che possono causare la trachéite sono principalmente:

  • Staphylococcus aureus: può infettare direttamente la trachea o causare infiammazioni a livello di faringe e laringe che successivamente coinvolgono la trachea.
  • Streptococcus pneumoniae: noto per causare polmoniti e altre infezioni delle vie respiratorie, può portare a trachéite batterica soprattutto dopo sinusiti.
  • Haemophilus influenzae: responsabile di otiti medie, sinusiti e bronchiti, può secondariamente attaccare anche la trachea, anche se il vaccino contro il ceppo B ha diminuito notevolmente queste complicanze.
  • Klebsiella pneumoniae: una causa frequente di trachéite secondaria, spesso dopo infezioni delle alte vie respiratorie.
  • Moraxella catarrhalis: coinvolge le vie respiratorie sia superiori che inferiori, generando infiammazioni come laringiti, otiti medie e trachéite.

Inoltre, la trachéite può derivare dall’esposizione a sostanze inquinanti come polveri sottili o vapori di sostanze chimiche presenti nell’ambiente domestico oppure in ambienti frequentati abitualmente. Anche il fumo passivo costituisce un fattore di rischio. Sebbene siano cause meno frequenti rispetto alle infezioni, rispondono comunque alla possibilità che, in soggetti predisposti ad allergie e infiammazioni, l’esposizione a queste sostanze possa favorire la cronicizzazione della trachéite e generare ulteriori problemi respiratori. Anche in assenza di irritanti ambientali, malformazioni congenite delle vie respiratorie, reflusso gastroesofageo e immunodepressione rappresentano fattori di rischio per lo sviluppo di forme acute o croniche di trachéite sia nei bambini che negli adulti.

La modalità più comune di trasmissione della trachéite nei bambini è attraverso l’inspirazione di goccioline di saliva o secrezioni infette da starnuti o tosse. Ambienti chiusi e affollati, come asili e scuole, facilitano la diffusione dell’infezione batterica o virale, anche se i bambini sono portatori asintomatici. Per le forme allergiche, invece, l’inalazione di sostanze irritanti, come polveri o vapori chimici, scatena una risposta immunitaria e un’infiammazione e può riguardare soggetti predisposti.

Come si cura la trachéite nei bambini?

I metodi di trattamento della trachéite nei bambini variano a seconda della causa sottostante.

Per la gestione dei sintomi, è fondamentale garantire al bambino un’adeguata idratazione, favorire il riposo e, in presenza di mal di gola, proporre bevande calde, che possono essere arricchite con un cucchiaino di miele dopo il primo anno di età, per lenire la tosse e calmare l’infiammazione.

Come già accennato, le modalità terapeutiche cambiano a seconda della causa:

  • Trachéite batterica: di solito richiede l’assunzione di antibiotici prescritti dal pediatra, soprattutto nei casi più severi o persistenti.
  • Trachéite virale: in questi casi, si adottano farmaci analgesici o antinfiammatori per alleviare il fastidio, mentre il miele può aiutare a fluidificare la tosse. La maggior parte delle trachéiti virali si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni.
  • Trachéite allergica: viene trattata con antistaminici e cortisonici, e si consiglia di ridurre l’esposizione ad agenti irritanti come fumo passivo, inquinanti e sostanze chimiche come spray o vernici.

Inoltre, è importante adottare alcune misure preventive:

– Evitare il fumo passivo e di esporsi ad ambienti inquinati o ricchi di sostanze irritanti;
– Ridurre al minimo l’esposizione a sostanze chimiche aggressive;
– Mantenere un ambiente pulito e ben aerato;
– Se presenti malformazioni congenite delle vie respiratorie, reflusso gastroesofageo o immunodeficienze, bisogna seguire le indicazioni di specialisti per una gestione specifica.

Tipicamente, con una terapia adeguata, la trachéite batterica tende a risolversi nel giro di 10-15 giorni, mentre quella virale guarisce più rapidamente. La prevenzione e un’attenta diagnosi sono fondamentali per ridurre il rischio di complicazioni e favorire un pieno recupero nel più breve tempo possibile.

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